BARGA (Piazza Pascoli) – SAN PIETRO IN CAMPO – CASTELVECCHIO PASCOLI – (ALBIANO) – LA MOMA – BARGA
DISTANZA: piedi Km. 7.75 cicli Km. 10 – DISLIVELLO SALITA/DISCESA piedi circa m. 200, cicli circa m. 300 – TEMPO DI PERCORRENZA: piedi circa 2h 15′ – PERCORSO: sentieri, mulattiere, rotabili

 

Questo cammino ripercorre i luoghi legati alla memoria di Giovanni Pascoli che scelse Castelvecchio di Barga come propria dimora a cavallo tra ‘800 e ‘900. Dalla bellezza e dalle tradizioni di questa terra prese ispirazione, immortalandola nelle sue opere più famose.

Il percorso è un anello contraddistinto da frecce di colore giallo; lo si può imboccare scendendo da Piazza Giovanni Pascoli lungo via Roma fino alla chiesa del Sacro Cuore dove nella zona retrostante il campo sportivo troverete il cartello di inizio via.

Seguendo le prime frecce si scende per un passaggio pedonale che si immette su via XXV aprile, dove subito fronte strada si prende un ampio sentiero che ricalca il percorso dell’antica Via dei Remi lungo cui viaggiavano i faggi che dai boschi dell’Appennino venivano condotti via fiume ai porti medicei di Pisa e Livorno. Su questo tratto è ancora visibile un antico abbeveratoio in pietra. Da qui si attraversa la frazione di San Pietro in Campo, antico centro agricolo e sfondo alla lirica “Il soldato di San Piero in Campo”.

Si costeggia la chiesa parrocchiale di S. Pietro, attestata sin dal XIII secolo; l’attuale edificio, risalente al ‘600, ha subito successivi rimaneggiamenti. Da qui si arriva in località Arsenale, sede dell’antico capannone di stoccaggio dei “Remi”. Ne rimangono alcune tracce, come un architrave lavorato e riutilizzato come portale. Si svolta a destra ed attraverso il ponte lungo il torrente Corsonna, cantato da Pascoli nelle proprie liriche. Al termine del ponte, sulla destra si imbocca un sentiero che porta risalendo alla strada asfaltata (località Ai Conti) e a via Giovanni Pascoli.

Qui si entra nella piccola via Sant’Antonio, strada (poi mulattiera) che dal centro di Castelvecchio conduce a località Caprona, ricalcando la via medievale che portava dal fiume Serchio al passo appenninico del Saltello.

La mulattiera spunta nei pressi della chiesina di S. Niccolò (attestata dal Medioevo, l’attuale edificio è cinquecentesco). Di fronte alla chiesina vi è il monumento ai caduti della Grande Guerra, opera di Plinio Nomellini, inizialmente pensato come sepolcro di Pascoli.

Superata la chiesa di S. Niccolò, si costeggia il muro del giardino di Casa Pascoli, raggiungendo l’ingresso della Casa Museo e della cappella dove riposano il poeta e la sorella Maria. A piedi, si riscende verso via Giovanni Pascoli, percorrendo alcune centinaia di metri di strada asfaltata fino a raggiungere località La Moma. Qui si imbocca lo stradello all’altezza della maestaina, che attraversa il torrente Corsonna e passa accanto ai resti del mulino conosciuto come “del Candino”.

Arrivati in località Lato, si può risalire verso Barga (o fare una piccola deviazione in via M. Mazzoni fino a raggiungere il cimitero urbano dove Pascoli fu provvisoriamente sepolto nel 1912).

Tornati in Piazza Giovanni Pascoli, si può proseguire fino al piazzale del Fosso da dove è possibile seguire il percorso segnalato “Sulle orme del poeta” che accompagna ai luoghi pascoliani del centro storico.

In alternativa per i cicli, da Casa Pascoli si può riscendere verso via Giovanni Pascoli, percorrendola per alcune decine di metri fino al bivio che conduce ad Albiano, raggiungibile tramite strada asfaltata. Lungo il tragitto si incontra la Villa di Antonio Mordini, patriota barghigiano del Risorgimento e amico del poeta. Arrivati ad Albiano, si segue in discesa il sentiero CAI B2 fino a località La Moma.

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