“La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte” recita una filastrocca, ma questa ricorrenza avviene soprattutto a Barga tra il 5 e il 6 gennaio. Una figura talmente sentita nella zona che pure il celebre poeta Giovanni Pascoli, che ha vissuto nel paese di Castelvecchio di Barga (rinominato successivamente Castelvecchio Pascoli) ha descritto nella sua poesia La Befana.
Durante il primo giorno la festa è completamente incentrata sul paese e le sue tradizioni con canti, balli e musica. Il 5 gennaio è tradizione che la Befana dia un dono a tutti i bambini, alcuni di loro anche vestiti a tema chiamati appunto “befanottini”. Questo giorno non serve solo per celebrare una festività ricorrente come quella della Befana, ma serve soprattutto per far unire le persone e farle sentire parte di un qualcosa: di una comunità.
Tipici di questo periodo sono i biscotti caserecci, detti anche “befanini”, farciti con marzapane e lavorati a mano con tanta passione dagli abitanti del posto. I biscotti vengono preparati nel periodo natalizio, ma il momento in cui sono più apprezzati è il 6 gennaio, quando vengono serviti nella Località Pegnana dov’è situata la casetta della Befana.
Questa deliziosa casetta in legno rappresenta un punto di ritrovo per tutti i bambini, ma anche adulti in questa giornata: lì potrete incontrare la Befana e ammirare gli interni della sua abitazione. Non è difficile riconoscere la sua dimora, perché al suo esterno noterete i panni stesi.
La casa della Befana è aperta in inverno tutte le domeniche pomeriggio fino a gennaio, a partire dalle 14:30.
Quindi mi raccomando bambini, se fate i buoni, la Befana vi porterà tanti dolci e regali e vi risparmierete il carbone!
SITOGRAFIA
https://www.noitv.it/2017/01/la-befana-si-prepara-nella-sua-casina-pegnana-145359/ (origine della foto)
la ricetta (e la tradizione) della “befana barghigiana”
— Articolo di Francesca Catoi